resoconto Consiglio Comunale del 07 maggio 2012

Il Consiglio Comunale di Marmirolo, riunito lunedì sera, vota e approva il rendiconto della gestione dell'esercizio finanziario dell'ente per il 2011.
Come ricordato dall'Assessore al bilancio Renato Mischi nel 2011 gli investimenti più economicamente importanti pianificati hanno riguardato tra gli altri la riqualificazione strada Ghiaie (67mila euro), l'acquisto della casa di via Ponte a Pozzolo (65mila euro) e l'analisi dei carotaggi del sito La Fontana (30mila euro); il totale arriva a sfiorare quota 280mila euro. A lasciare un segno nettamente positivo, ad un primo esame, è l'avanzo di circa 530mila euro.
 Nel dettaglio queste sono quelle relative alla sala civica del teatro, all'area polivalente di Marengo e altre di minore entità. Mentre all'assemblea è stato ricordato come siano stati liquidati tutti i lavori realizzati nel 2011 da imprese private (e rispettato il patto di stabilità), è stata nel contempo illustrata la destinazione di parte di questo avanzo: dei 532mila euro circa 302mila euro saranno utilizzati – approvata la delibera del consiglio – all'estinzione di parte dei 62 mutui accesi in passato dall'ente. Esaudite le penali per l'estinzione anticipata, come ha ricordato l'Assessore Mischi, “I mutui che vengono estinti permettono di avere nel primo semestre un risparmio di circa 21mila euro, mentre per l'anno prossimo di 40mila euro. Dall'anno prossimo, dunque, il Municipio avrà una capacità di spesa maggiore di 40mila euro”. “Il patto di stabilità – ha precisato il Sindaco Paolo Rasori - non consente di utilizzare i fondi in altro modo: o rimangono infruttuosi, o li si può utilizzare con una attenta programmazione come per estinguere i muti. 
Il consiglio comunale ha inoltre votato e approvato l'ordine del giorno riguardo il tema dei finanziamenti pubblici ai partiti. Con il documento, che verrà inviato alle sedi del Governo centrale, l'assemblea ha chiesto la formulazione in tempi rapidi di una nuova proposta di legge che obblighi i partiti al rendiconto degli ultimi cinque anni, in base al quale decidere poi l'entità dei nuovi rimborsi, ma soprattutto il blocco immediato della liquidazione ai partiti e la restituzione di questi fondi al Ministero per il Lavoro, perché siano destinati ad azioni ed iniziative per la crescita e lo sviluppo.