DICHIARAZIONI DI VOTO

CONSIGLIO COMUNALE DEL 25 MARZO 2010

Dichiarazioni di voto del gruppo "PROGETTO MARMIROLO":


PUNTO 3:
Richiamiamo la dichiarazione di voto a suo tempo letta ed allegata alla deliberazione di C.C. n. 38 del 31 luglio 2009 e
prendiamo atto che:
- il documento posto in votazione questa sera è il programma amministrativo di questa maggioranza consigliare;
- in esso è esplicitata la volontà di ottimizzare nonchè razionalizzare la spesa al fine di raggiungere il pareggio di bilancio;
- si manifesta la volontà di realizzare le opere programmate evitando di contrarre nuovi mutui. Questa non è una scelta derivante dall'autonomia gestionale (federalismo) cui tanto aspira una delle forze politiche che compone questa maggioranza, ma è semplicemente l'obbligo di rispettare precise disposizioni normative.
A ciò aggiungiamo che non capiamo perché un Comune con un bilancio sano, non deficitario, con un'alta capacità d'indebitamento debba vendere, con il rischio concreto di non riuscirvi, una parte del proprio patrimonio per realizzare nuove opere.
Pertanto dichiariamo la nostra astensione sul punto all'o.d.g.

PUNTO 5:
Il punto è stato predisposto ed elaborato sulla base di valutazioni e conseguenti scelte fatte dalla maggioranza consiliare.
Noi non condividiamo l'impianto normativo che prevede, per la realizzazione di opere pubbliche, la dismissione di altre. A ciò va aggiunto che dalla lettura della deliberazione proposta non si evince se vi sono soggetti interessati all'acquisto.
Non si hanno certezze in ordine agli effettivi introiti così come non si hanno certezze sulla compatibilità, in termini temporali, fra la vendita dei beni individuati e l'effettivo avvio delle procedure per la realizzazione delle nuove opere che dovrebbero essere appunto, finanziate con le entrate derivanti dalla cessione delle aree comprese nella deliberazione. Inoltre aggiungiamo che la situazione economica attuale del Paese non consente di essere ottimisti sulla vendita.
Pertanto dichiariamo la nostra astensione sul punto all'o.d.g.

PUNTO 6:

Alcune opere sono condivisibili, altre proprio no. Altre ancora, secondo il nostro parere, addirittura andavano programmate già l'anno scorso. Fra queste, in primis, l'ampliamento della scuola materna del Capoluogo. Già quest'anno si è in sofferenza, la risposta data agli utenti non è adeguata alle loro aspettative e la sola puntuale verifica delle nascite del 2007, avrebbe dovuto convincervi, già l'estate scorsa, che era necessario correre ai ripari.
Aggiungiamo inoltre che l'intervento sulla scuola materna è subordinato alla vendita dei terreni individuati con la delibera precedente. Noi abbiamo il ragionevole dubbio, vista la situazione, che i tempi di realizzazione relativi all'intervento sulla scuola materna vadano oltre il 2012 ed ancora una volta le famiglie siano penalizzate
Esprimiamo pertanto la nostra contrarietà al punto.

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GRUPPO “PROGETTO MARMIROLO”

CONSIGLIO COMUNALE DEL 15 OTTOBRE 2009

DICHIARAZIONI DI VOTO IN ORDINE AL PUNTO :

N. 2
Legge regionale n.13/09 “rilancio edilizio/piano casa”

Il punto all’odg obbliga questo gruppo a due riflessioni, una di ordine politico-generale ed una locale

La riflessione politico-generale è riferita principalmente alla intesa raggiunta con la conferenza unificata Stato- Regioni del 1 ° aprile 2009 che, come più volte affermato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, avrebbe dovuto consentire alle numerose famiglie italiane, proprietarie della casa di abitazione, di ampliarle per poter edificare nuovi spazi.
Punto fondamentale di quell’accordo è la massima valorizzazione del patrimonio edilizio che in virtù di quell’intesa dovrebbe contribuire al rilancio del comparto edilizio che, come tutti sappiamo, è trainante per l’economia intera.
Più volte ed in moltissime occasioni è stato affermato che l’attuazione di quell’accordo avrebbe consentito a numerose famiglie di ampliare ed edificare nuovi spazi evitando così di sobbarcarsi costi elevati per acquistare nuove case rispondenti alle nuove esigenze abitative.
Ma, come spesso accade, ed anche questa volta è accaduto, si dice una cosa per farne un’altra.
La legge regionale in virtù della quale questa sera questo consiglio comunale è chiamato a decidere, stabilisce ampliamenti possibili in termini di volumetria per i quali appunto, sono previste deroghe che, al contrario, non sono previste per le distanze dai confini di proprietà. Di fatto quindi saranno possibili, principalmente, interventi di sanatoria.
Intendiamoci, il gruppo PROGETTO MARMIROLO, non vuole questa sera mettere in discussione l’intesa Stato-Regioni e la legge regionale n. 13/09, ma vuole affermare che il governo ha creato numerose aspettative da parte dei cittadini che dovranno accontentarsi di “sanare”, dal punto di vista edilizio, i garage o i seminterrati o le soffitte di cui già avevano la disponibilità.
E’ chiaro quindi che i principali fruitori di questa legge, saranno principalmente i proprietari dei condomini che nulla hanno a che fare con i padri di famiglia.

Entrando nel merito della delibera posta in votazione dichiariamo che:
non abbiamo partecipato alle riflessioni che hanno supportato questa maggioranza nella individuazione delle aree ammesse o escluse dall’applicazione della legge stessa;
in ordine all’abbattimento degli oneri di urbanizzazione e del costo di costruzione così come dettagliati nella tabella B della proposta non siamo contrari anche se non abbiamo avuto informazioni sulla possibilità di maggiori o minori riduzioni;
non abbiamo inoltre conoscenza di quanto, gli abbattimenti su indicati, incideranno sui futuri bilanci dell’Ente.

P.Q.M.

IL NOSTRO VOTO È QUINDI DI ASTENSIONE
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GRUPPO “PROGETTO MARMIROLO”

CONSIGLIO COMUNALE DEL 15 OTTOBRE 2009

Punto n. 3
PIANO DIRITTO ALLO STUDIO

Il gruppo “Progetto Marmirolo” è concorde nel ritenere l’impostazione del piano di diritto allo studio sbagliata nelle fondamenta.
In particolare siamo contrari alla ristrutturazione oraria nella scuola primaria che, se da un lato ha portato ad avere tutte le ore di insegnamento in orario antimeridiano, con un “risparmio di ore da riutilizzare”, dall’altro lato porta con sé anche conseguenze negative:
1. il frazionamento disciplinare diventa in alcuni casi contrario al buon senso che serve alla didattica, poiché alcune materie vengono suddivise in mezze ore di insegnamento.
2. si vanta un risparmio del tempo, sottratto anche alla didattica, oltre che alla sorveglianza durante la mensa, che di per sé è educativo nel senso lato del termine, altrimenti non varrebbe la pena nemmeno di avere la sorveglianza degli insegnanti durante la ricreazione.
3. le ore risparmiate verranno utilizzate per “ore alternative all’insegnamento della Religione cattolica (per gli alunni che non si avvalgono dello stesso);
o ore di sostegno per alunni diversamente abili;
o ore di recupero per alunni con difficoltà di apprendimento;
o ore di recupero per alunni con difficoltà di attenzione e concentrazione.”
Ma in questo caso tutti gli insegnanti hanno le competenze adeguate? Ricordiamo che per il sostegno agli alunni diversamente abili è necessaria la “specializzazione”, e che con le ore di compresenza (sparite) molte di queste situazioni verrebbero gestite ugualmente dagli insegnanti.

Riteniamo che le ore “risparmiate” avrebbero potuto essere utilizzate per sostenere altri progetti didattici.

Inoltre, abbiamo notato un notevole incremento delle ore (e dei fondi) necessarie per i servizi ad personam a causa della diminuzione del numero di insegnanti di sostegno. Pensiamo che non sia giusto che l’Ente locale si sostituisca allo Stato finanziando quasi in toto questi interventi di assistenza, ma che debba fare sentire anche a livello nazionale il disagio in cui versano le proprie scuole. Lo stesso discorso vale per quanto riguarda la nuova sezione dell’Infanzia di Pozzolo: siamo d’accordo con l’iniziativa, necessaria per la sopravvivenza della Scuola, ma riteniamo anche che in questo caso l’Ente si sia sobbarcato un problema che invece andrebbe risolto a livello nazionale.
Non possiamo non prendere atto dello sforzo di questa amministrazione comunale per il funzionamento di una sezione comunale nella frazione di Pozzolo. Riprendendo pari pari le motivazioni esposte nel piano, la scelta vuole rispondere ai bisogni importanti organizzativi delle famiglie. Noi del gruppo “PROGETTO MARMIROLO” chiediamo se anche le altre famiglie delle altre scuole, non possano vantare lo stesso diritto.
A Marmirolo c’è una lista d’attesa di 12 alunni per la scuola dell’infanzia per i quali l’istituto comprensivo afferma di non essere in grado di garantire la scolarità per l’anno in corso.
Vuole questa A.C. essere protagonista nei confronti della direzione scolastica regionale per far valere il suo diritto a vedersi riconosciuta un’altra sezione per la scuola dell’infanzia o vuole continuare a subire le direttive del governo centrale?
E’ stata fatta, sulla questione, una verifica con altri comuni che si sono trovati a dover gestire la stessa situazione, per avere informazioni sulle soluzioni adottate e sulle risposte avute dall’ufficio scolastico regionale?
L’impressione è che si tenti di dare alla mano destra togliendo a quella sinistra.
Questa non è buona amministrazione.


Infine, siamo contrari alla sospensione “almeno per l’anno 2009-2010” del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, un progetto di importante valenza educativa, che guarda al futuro e alla costruzione di una mentalità pregna di senso civico. Accantonando questo progetto si dà un segno di contingenza e di scarso interesse nella formazione civica dei ragazzi che, ricordiamolo, sono il nostro futuro. Temiamo che la sospensione non sia soltanto di un anno e che nei prossimi bilanci difficilmente si trovi spazio per farlo ripartire, anche se ci auguriamo il contrario.

Per questi motivi votiamo contro
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LINEE PROGRAMMATICHE

PUNTO N. 2 DEL C.C. DEL 31.07.09

Sig. Sindaco, signori assessori,

abbiamo letto attentamente, più di una volta, il documento che contiene le Vs. linee programmatiche di governo per il quinquennio prossimo.
Documento che, a parer nostro, dovrebbe accompagnare questa amministrazione comunale nel buon governo del Paese, in termini di opere e di servizi e che dovrebbe essere, non solo nell’intento del legislatore che ha imposto questo adempimento, ma anche nel Vs. intento, il vademecum, il programma, il piano attuativo di questa maggioranza consigliare che, dopo tanti anni di minoranza, si è insediata a Marmirolo.
Ci aspettavamo di leggere un documento frizzante, ricco di novità in termini di considerazioni fatte e di risposte che si intendono dare a quelli che Voi avreste dovuto considerare bisogni della comunità intera.

Invece, abbiamo trovato un documento piatto, senza sprint, ………..povero ……in termini di valore aggiunto che questa maggioranza consigliare porterà al nostro territorio.
L’unico punto, ma è uno solo, che condividiamo pienamente è quello relativo alla revisione del piano di governo del territorio.

In ordine alla sicurezza siamo del parere che la maggioranza dei cittadini non condivida la realizzazione di una nuova caserma per le forze dell’ordine. Crediamo che uno stabile costruito, come è scritto nel programma, negli anni sessanta, possa aver bisogno di interventi di manutenzione straordinaria, ma che non debba essere demolito.
Partendo da questo principio si potrebbe dire, ma non è così, che andava demolita l’attuale sede dell’associazione Auser e l’ala fronte via Ferrari delle scuole elementari di Marmirolo, e che vanno demoliti pure i plessi (entrambi) delle scuole di Pozzolo. Non sappiamo se avete informato i Vostri elettori che questa opera vincolerà per anni il bilancio comunale per restituire le risorse finanziarie utili alla sua realizzazione. Di contro, il ministero dell’interno, pagherà l’affitto, come ha fatto sino a qualche anno fa, con ritardi quinquennali. Nel senso che nel 2009 salderà l’affitto del 2005 e via dicendo.
Il tema della sicurezza è molto discusso e non solo a Marmirolo. Noi di “PROGETTO MARMIROLO” speriamo che questa maggioranza sia intenzionata a pretendere da parte di tutti i cittadini, nessuno escluso, il rispetto delle norme e dei regolamenti comunali e non intenda avviare procedure nei confronti di chicchessia solo perché di etnia diversa o di colore diverso dal nostro.

Nella parte del programma relativa ai servizi alla persona (sociale-scuola-politiche giovanili) non abbiamo trovato temi di particolare interesse. Non si accenna a nuovi progetti per favorire l’integrazione e per migliorare i servizi già avviati dalle precedenti amministrazioni, così come non si affronta la questione della partecipazione dell’Ente, in modo più diretto e più concreto, nella gestione della casa protetta.
Nel settore scuola è necessario avviare il servizio di prescuola a Marmirolo anche per la scuola dell’infanzia ed ascoltare, ma per davvero, le famiglie condividendo le risposte ai bisogni delle stesse.

In ordine ai lavori pubblici ci ha sorpreso che si sia pensato alla rivalutazione archeologica della strada Postumia e non anche alla zona archeologica di via Monteverdi, in centro Paese. Non è altrettanto interessante?
Ci ha pure sorpresi che non sia stato considerato, sempre per dare risposte ai cittadini, l’ampliamento della scuola dell’infanzia di Marmirolo, prevedendo di edificare due nuove sezioni di cui una da destinare al servizio del nido dove gli utenti sono stipati.

Per il tema delle attività produttive riscontriamo il desiderio di dimostrare agli imprenditori che non sono soli e che l’Ente potrà essere più efficiente nell’iter dei procedimenti autorizzativi.

Per quanto riguarda lo sport ci ha meravigliati che si pensi di realizzare un campo da rugby quando, sul nostro territorio, questa disciplina sportiva non è praticata. Sarebbe interessante conoscere cosa ne pensa la cittadinanza di questo Vostro progetto.

L’interesse che viene manifestato nei confronti del Bosco della Fontana va apprezzato. Perché non approfittare del fatto che siete, in senso benevolo, amici del Governo centrale, per far si che questo patrimonio torni ad essere gestito interamente dai mantovani e quindi dal Parco del Mincio? Questo, secondo noi, è l’obiettivo da perseguire.

Insomma, non ci pare che queste linee programmatiche siano state scritte con particolare trasporto, con la voglia di fare con cui una nuova amministrazione si appresta a dimostrare alla cittadinanza tutta che c’è, che è presente e che farà ma soprattutto che ha preso conoscenza della realtà del territorio.
Ci paiono, più che altro, alcune idee scritte, per rispondere all’obbligo normativo della legge sugli enti locali, senza aver pesato attentamente i bisogni della comunità.
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