Stop omofobia, il buon esempio di Marmirolo

 Lo scorso lunedì il Consiglio Comunale di Marmirolo si è espresso unanimemente a favore di un documento, il cui risultato e la sintesi di due mozioni presentate rispettivamente da uno dei due gruppi di minoranza (Progetto Marmirolo) e dalla maggioranza (Intesa per Marmirolo), con il quale l'Amministrazione locale dichiara ufficialmente la propria adesione alla Giornata Mondiale contro l'Omofobia che si celebra il 17 maggio di ogni anno. Nel documento approvato si invita il Parlamento italiano a legiferare e mettere in campo misure efficaci a contrastare la discriminazione nei confronti di persone con orientamento sessuale differente da quello espresso dalla maggioranza dei cittadini. Nel testo approvato in Consiglio comunale a Marmirolo, si dà inoltre particolare risalto e sostegno alle attività scolastiche già dedicate e finalizzate ad una educazione affettiva e sessuale nei confronti dei più giovani, ovvero dei futuri uomini e delle donne di domani. Come presidente del Comitato Provinciale Arcigay di Mantova "La Salamandra" non posso che esprimere vivo apprezzamento per l'iniziativa portata a compimento in questo Comune, che pone l'Amministrazione marmirolese e la cittadinanza tutta tra coloro che si battono per una convivenza civile, matura, aperta, tollerante, giusta e ferma in quei valori di accoglienza del prossimo e tutela effettiva dei diritti di tutti i cittadini indistintamente. Assicuro fin da ora la disponibilità mia personale e del Comitato, che ho l'onore di rappresentare, al fine di contribuire alla definizione di politiche attive volte all'inclusione sociale e al superamento effettivo di ogni forma di discriminazione e di violenza, in primis evidentemente quelle basate sull'orientamento sessuale e identità di genere. Dopo quanto avvenuto a Mantova, a San Giorgio e ora a Marmirolo, ci auguriamo che anche molte altre Amministrazioni comunali della provincia prendano esempio e deliberino a loro volta a favore della Giornata contro l'Omofobia, non solo aderendo simbolicamente ad una ricorrenza ma pianificando e realizzando coerentemente sul proprio territorio progetti ed iniziative volti a favorire una cultura delle differenze. Davide Provenzano Presidente Arcigay "La Salamandra

L'innovazione del ministro Brunetta "Precari, voi siete l'Italia peggiore"


Il responsabile della Pubblica Amministrazione invita una ragazza a parlare sul palco di un convegno. Lei dice di far parte della "Rete precari". Lui la interrompe subito, risponde con un insulto e se ne va


Il ministro Brunetta è allergico alla parola "precari". E' l'unica spiegazione logica alla sua fuga (con insulto) di fronte a due donne che lui stesso aveva invitato a salire sul palco della "Giornata nazionale dell'Innovazione". E' bastato che la ragazza si presentasse citando la "rete precari" per mandare su tutte le furie il titolare del dicastero della Pubblica Amministrazione. Prima di scappare e strappare lo striscione  "si scrive innovazione, si legge precarietà", ha inveito contro le ragazze davanti a lui dicendo: "Siete l'Italia peggiore". Forse per Brunetta l'Italia migliore è quella dei relatori del convegno, aperto da Umberto Vattani, presidente dell’Istituto per il Commercio Estero, condannato in primo grado a due anni e otto mesi per peculato. Quando era capo della diplomazia italiana all’Ue e segretario generale della Farnesina, infatti, "ha speso - secondo la procura di Roma - venticinquemila euro in telefonate con il cellulare di servizio”

Esito referendum




Lo spoglio è concluso ed è una vittoria nettissima per i sì. I dati parlano di un quorum oltre il 54%. Sembra che il sogno dei privati di mettere le mani sull’acqua pubblica non si avvererà.
Si allontana anche l’idea di costruire centrali nucleari in Italia.
E il legittimo impedimento decade.
Qui di seguito le percentuali delle consultazioni. Lo spoglio è stato effettuato in tutti e 8.092 i comuni italiani e nelle sezioni estere.
Quesito 1: Acqua – Affidamento servizi pubblici ai privati [SI 95,35% - NO 4,65%]
Quorum al 54,81%
Quesito 2: Acqua – Sulle tariffe del servizio idrico [SI 95,80% - NO 4,20%]
Quorum al 54,82%
Quesito 3: Nucleare – [SI 94,05% - NO 5,95%]
Quorum al 54,79%
Quesito 4: Legittimo impedimento – [SI 94,62% - NO 5,38%]
Quorum al 54,78%

Consiglio Comunale 20/06/2011 ore 19.00


Resoconto Consiglio Comunale del 01/06/2011


Il consiglio comunale approva in via definitiva le varianti parziali al Pgt


Riunita nella serata di mercoledì l'assise del Municipio di Marmirolo licenzia così, dopo un anno di intenso lavoro, le modifiche al piano di governo del territorio (pgt) approvato sul limitare del termine di mandato della precedente amministrazione. “Approviamo questa sera – spiegava il primo cittadino Rasori – il documento chiave per lo sviluppo del territorio di Marmirolo: un documento per tutti i marmirolesi e non modificato per alcuni o contro altri”. Significative le variazioni apportate al Pgt in vigore. Ascoltate le richieste dei cittadini e degli operatori marmirolesi il consiglio comunale ha approvato ieri definitivamente un programma che vede, a quello iniziale, sottrarre più di 168mila metri quadrati agli ambiti di trasformazione residenziale (che passano così dai 392mila metri quatradi, su quattordici ambiti, ai 224mila degli attuali 11), mentre vengono aggiunti 38mila metri quadrati a quelli produttivi, che da 136mila passano a 174mila metri quadrati. “Un indicatore importante – commentava Rasori – è dato dall'indice di consumo del territorio: se quello di prima ne consumava 320mila metri quadrati per lo 0.76% del territorio comunale, oggi approviamo un documento che ne lide soltanto 156mila, lo 0.37%”. Immutate le linee guida già presenti nel programma, con il proposito di evitare l'insediamento di nuove attività produttive per favorire la riconversione di quelle residenziali.Opposizione compatta nel voto di astensione, fatta eccezione per Baraldi (Democratici per Marmirolo) contrario su tutta la linea alle varianti così come era successo in sede di approvazione del documento originario. Fortemente critiche le dichiarazioni di voto. Luisa Lombardi (Democratici per Marmirolo):“nelle  intenzioni della maggioranza emergono forti criticità”. Bruna Lovatti (Progetto Marmirolo): “un documento che non convince, a partire dalle scelte della precedente amministrazione, confermato dalle indicazioni dell'attuale giunta”.Le maggiori modifiche apportate riguardano la tavola di previsioni di piano, con la definizione degli ambiti di trasformazione (gli ex piani di lottizzazione) per una decisa riduzione dei piani residenziali. Nel capoluogo viene così fermata l'espansione residenziale a nord, così come il progetto di una viabilità di circonvallazione tra San Brizio e la Sp21 e quello del nuovo plesso scolastico. Rimane confermato infatti solamente il margine che completa l'aggregato urbano, e la tutela operata dalle aree verdi di salvaguardia. Tramite operazioni di perequazione l'amministrazione punta ad ottenere l'area necessaria alla realizzazione della nuova caserma dei Carabinieri in zona Via Tagliamento. Per quanto concerne gli ambiti di trasformazione artigianali la conferma dei recuperi a Pozzolo e la proposta di piani artigianali-commerciali tra il tracciato della tangenziale e la Statale Goitese in uscita da Marmirolo in direzione Goito. Confermato anche il piano di recupero ambientale delle cave di Marengo, con riconversione a terreno agricolo. Per quanto riguarda i servizi pubblici a San Brizio è prevista un'area per nuove dotazioni di attrezzature sportive, a Marengo una per nuovi spazi di socializzazione nei pressi dell'oratorio, con riqualificazione del fronte stradale della Sp 17, e a Pozzolo un nuovo ambito per la sosta di camper. In ambito misto viene fermata la riconversione dell'esistente da artigianale a residenziale, aldeggiata dal piano attualmente in vigore, e viene aperta la possibilità alle imprese di potersi ampliare. In ambito commerciale l'integrazione dei servizi di vicinato, e grandi poli commerciali dove sono già quelli esistenti, su via Marengo e Statale Goitese.Approvate inoltre, in coda di consiglio, anche le linee di indirizzo per la formulazione della concessione a terzi, previa gara, della gestione del teatro comunale. Una sperimentazione, spiega il sindaco Rasori, con la quale cercare nello stesso tempo di aumentare l'offerta di spettacoli ed eventi, pur limitando i costi, e di inserire il teatro in nuovi circuiti nazionali.