Resoconto Consiglio Comunale del 01/06/2011
Il consiglio comunale approva in via definitiva le varianti parziali al Pgt
Riunita nella serata di mercoledì l'assise del Municipio di Marmirolo licenzia così, dopo un anno di intenso lavoro, le modifiche al piano di governo del territorio (pgt) approvato sul limitare del termine di mandato della precedente amministrazione. “Approviamo questa sera – spiegava il primo cittadino Rasori – il documento chiave per lo sviluppo del territorio di Marmirolo: un documento per tutti i marmirolesi e non modificato per alcuni o contro altri”. Significative le variazioni apportate al Pgt in vigore. Ascoltate le richieste dei cittadini e degli operatori marmirolesi il consiglio comunale ha approvato ieri definitivamente un programma che vede, a quello iniziale, sottrarre più di 168mila metri quadrati agli ambiti di trasformazione residenziale (che passano così dai 392mila metri quatradi, su quattordici ambiti, ai 224mila degli attuali 11), mentre vengono aggiunti 38mila metri quadrati a quelli produttivi, che da 136mila passano a 174mila metri quadrati. “Un indicatore importante – commentava Rasori – è dato dall'indice di consumo del territorio: se quello di prima ne consumava 320mila metri quadrati per lo 0.76% del territorio comunale, oggi approviamo un documento che ne lide soltanto 156mila, lo 0.37%”. Immutate le linee guida già presenti nel programma, con il proposito di evitare l'insediamento di nuove attività produttive per favorire la riconversione di quelle residenziali.Opposizione compatta nel voto di astensione, fatta eccezione per Baraldi (Democratici per Marmirolo) contrario su tutta la linea alle varianti così come era successo in sede di approvazione del documento originario. Fortemente critiche le dichiarazioni di voto. Luisa Lombardi (Democratici per Marmirolo):“nelle intenzioni della maggioranza emergono forti criticità”. Bruna Lovatti (Progetto Marmirolo): “un documento che non convince, a partire dalle scelte della precedente amministrazione, confermato dalle indicazioni dell'attuale giunta”.Le maggiori modifiche apportate riguardano la tavola di previsioni di piano, con la definizione degli ambiti di trasformazione (gli ex piani di lottizzazione) per una decisa riduzione dei piani residenziali. Nel capoluogo viene così fermata l'espansione residenziale a nord, così come il progetto di una viabilità di circonvallazione tra San Brizio e la Sp21 e quello del nuovo plesso scolastico. Rimane confermato infatti solamente il margine che completa l'aggregato urbano, e la tutela operata dalle aree verdi di salvaguardia. Tramite operazioni di perequazione l'amministrazione punta ad ottenere l'area necessaria alla realizzazione della nuova caserma dei Carabinieri in zona Via Tagliamento. Per quanto concerne gli ambiti di trasformazione artigianali la conferma dei recuperi a Pozzolo e la proposta di piani artigianali-commerciali tra il tracciato della tangenziale e la Statale Goitese in uscita da Marmirolo in direzione Goito. Confermato anche il piano di recupero ambientale delle cave di Marengo, con riconversione a terreno agricolo. Per quanto riguarda i servizi pubblici a San Brizio è prevista un'area per nuove dotazioni di attrezzature sportive, a Marengo una per nuovi spazi di socializzazione nei pressi dell'oratorio, con riqualificazione del fronte stradale della Sp 17, e a Pozzolo un nuovo ambito per la sosta di camper. In ambito misto viene fermata la riconversione dell'esistente da artigianale a residenziale, aldeggiata dal piano attualmente in vigore, e viene aperta la possibilità alle imprese di potersi ampliare. In ambito commerciale l'integrazione dei servizi di vicinato, e grandi poli commerciali dove sono già quelli esistenti, su via Marengo e Statale Goitese.Approvate inoltre, in coda di consiglio, anche le linee di indirizzo per la formulazione della concessione a terzi, previa gara, della gestione del teatro comunale. Una sperimentazione, spiega il sindaco Rasori, con la quale cercare nello stesso tempo di aumentare l'offerta di spettacoli ed eventi, pur limitando i costi, e di inserire il teatro in nuovi circuiti nazionali.
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