Soldi agli allevatori disonesti tolti agli ammalati di cancro
1) SI alla salvaguardia degli interessi di quanti, non in regola con i pagamenti delle multe sulle quote latte, espongono l'intero settore zootecnico e il Paese al discredito ed alle pesanti sanzioni monetarie previste dall'Unione europea.La questione delle quote latte è stata affrontata prima con il decreto-legge 78/2010 con l'obiettivo dichiarato di far fronte alla grave crisi in cui versa il settore lattiero caseario, in realtà si continua ad intervenire con modalità che non premiano la legalità, la trasparenza ed il rispetto delle regole. Recentemente, con l’approvazione del decreto-legge n. 225/2010, cosiddetto “Milleproroghe”, il Governo ha trovato altri 5 milioni per la sospensione dei pagamenti delle quote latte.
2) SI al taglio dei finanziamenti alle Associazioni Provinciali di Allevatori onesti, a cui sono demandati i compiti per il miglioramento genetico della zootecnia, la sicurezza alimentare, il benessere alimentare e rilanciare la competitività delle nostre stalle, sempre per finanziare la proroga del pagamento delle multe per le quote latte.Con il suo secondo “SÌ “, il deputato Giovanni Fava ha detto a 38 mila lavoratori e imprenditori italiani: froda la legge e sarai aiutato. Vi sono 38 mila italiani che non hanno frodato la legge rispetto a 100 amici degli amici che la legge l'hanno frodata e che si trovano un regalo di 5 milioni.Ma la cosa peggiore delle quote latte è questa: cinque milioni di EURO la cui copertura, come risulta dalle schede allegate al provvedimento, è presa dall'articolo 1, comma 40, quarto periodo, della legge n. 220 del 2010, che detto così vuol dire poco. Peccato che questa legge serva ad assicurare il finanziamento dell'assistenza e della cura dei malati di cancro.Per questa norma gli italiani devono quindi ringraziare la Lega e il suo deputato Giovanni Fava che ha deciso di tutelare alcuni allevatori-evasori anche a costo di decurtare le risorse per malattie gravissime tumorali. Tra gli evasori e i malati terminali il deputato Giovanni Fava ha scelto: Lui tutela i primi, gli ammalati di cancro si arrangino.
3) 640 Milioni di euro per RIPIANARE i DEBITI dei comuni di ROMA e CATANIA Il deputato Giovanni Fava ha votato SI all'erogazione di finanziamenti per 640 milioni di euro per sanare i bilanci dei comuni di Catania e Roma, in deroga al quadro normativo per gli enti locali in dissesto finanziario, peraltro prelevando tali risorse dal Fondo per le aree sottoutilizzate con ciò contraddicendo ogni prospettiva di introduzione del federalismo fiscale e di una corretta gestione dei fondi pubblici. Un premio per gli amministratori disonesti a scapito di coloro che fanno i salti mortali per far quadrare i conti.rtali per far quadrare i conti.
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