Il presidente Rossato rivela: allo studio un progetto da 5mila metri quadrati E Porto Mantovano potrebbe rispondere con una fila di supermercati
«Dopo l’Esselunga di Mantova e l’outlet di Viale Fiume, quanti sono ancora i super e gli ipermercati di cui non si sa nulla ma che attendono solo una misera firma per essere costruiti?». A rilanciare la domanda è il presidente di Confesercenti, Massimo Rossato, preoccupato del gigantismo commerciale che «sta sfigurando» la Grande Mantova. E smagliando la trama minuta dei negozi di vicinato. Quante sono le grandi struttura di vendita in attesa di una carta bollata? Oltre alla pratica per l’ipermercato che Martinelli vorrebbe realizzare accanto al casello di Mantova nord (Comune di San Giorgio), Confesercenti “sgancia” alcune anticipazioni destinate a fare rumore.
«Pronto a uscire dal cilindro ci sarebbe già un altro ipermercato di 5.000 metri quadrati a Marmirolo, al quale Porto Mantovano potrebbe rispondere, secondo alcune fonti, con due o tre medie strutture nuove di zecca - rivela Rossato – Insomma, tanti progetti nel cassetto, come se lo sviluppo sostenibile, l’equilibrio della rete distributiva e il decongestionamento del traffico cittadino fossero solo belle parole». Promesse da spendere soltanto in alcuni momenti della vita democratica.
Il presidente di Confesercenti condanna il silenzio della politica e ne interpreta il mutismo come «un modo per favorire ben noti “appetiti” immobiliari». Tracciato piatto: la denuncia del direttore di Confesercenti, Davide Cornacchia, il primo a porre la questione dell’iper Martinelli, non ha acceso alcun dibattito pubblico.
«Troppe volte in questi anni abbiamo prestato attenzione a vibranti affermazioni da parte di forze politiche e di rappresentanti istituzionali locali su valori come la conservazione del territorio, la lotta all’inquinamento, l’uso dei mezzi pubblici, l’importanza del servizio commerciale di prossimità e la salvaguardia dei negozi nei centri urbani» rincara Rossato. Della serie, tra il dire e il fare.