L'Amministrazione Comunale raggiunge l'accordo con i due nuclei di origine sinta presenti sul territorio
Entro il 15 settembre le famiglie usciranno dall'insediamento di via Tezze per entrare in due alloggi popolari. A patto che quanto abusivamente
eretto venga abbattuto. Quello scritto giovedì negli uffici del Municipio di Marmirolo è l'ultimo
atto di una vicenda che, attraverso i diversi gradi giudiziari, si
protrae sin dal 2006. "Siamo compiaciuti del risultato - commenta il
Sindaco di Marmirolo Paolo Rasori - ma con il rammarico di una
situazione che si sarebbe potuta risolvere molto tempo fa".
All'incontro fissato ieri erano presenti le due famiglie e i
rappresentanti dell'associazione Sucar Drom. Dopo aver ricevuto la
delibera del Consiglio di Stato, che dopo il ricorso al tribunale
amministrativo ha nuovamente rigettato il ricorso presentato di fronte
all'ordinanza di sgombero del Comune di Marmirolo, le due famiglie
hanno accettato quanto offerto. Per loro, vista anche la presenza di
minori e la necessaria tutela, sono state messe a disposizione due
residenze: una in via Ferrari, a Marmirolo, e l'altra presso palazzo
Botturi a Marengo.
Ora le due famiglie dovranno affrontare l'iter burocratico e accettare
le condizioni poste in merito ad affitti e utenze: per poter usufruire
degli alloggi dovranno accettare tali termini entro il 15 settembre.
Punto non secondario contemporaneamente all'ingresso nei nuovi alloggi
dovrà essere abbattuto quanto eretto in via Tezze e giudicato abusivo.
Nessun commento:
Posta un commento